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Corso di Laurea in

Sociologia LM 88

 

Teoria sociologica e modelli sociologici della complessità


a.a. 2012-2013

 

§    Docente:  Prof. Roberto Vignera

§    Luogo e orario di ricevimento: Dipartimento di Scienze politiche e sociali - Lunedì e Mercoledì ore 9.30-11.30

§    e-mail e recapito telefonico: vignera@unict.it  095-70305255

SSD

SPS/07

Insegnamento

Teoria sociologica e modelli sociologici della complessità

CFU

9

 

 

 

TITOLI MODULI e TESTI DI RIFERIMENTO

 

Modulo 1:

 Testi:

 

 La teoria sociologica contemporanea

 P. Baert, F. Carreira da Silva, La teoria sociale contemporanea, Il Mulino, Bologna, 2010; Cap. II, III, IV

Testo integrativo (facoltativo): D. O’Byrne (2012), Sociologia Fondamenti e teorie, Pearson.

 

Modulo 2:

 Testi:

 

 

La sociologia della modernità

 P. Baert, F. Carreira da Silva, La teoria sociale contemporanea, Il Mulino, Bologna, 2010; Cap. V, VIII.

R. Vignera (2011), Identità fluida e indeterminismo genetico, SRS, 94, pp. 79-110.

P. Vezzoni, R. Vignera (2012) Equivoci e illusioni su identità e modernizzazione, SRS, 98, pp. 28-53.

Testo integrativo (facoltativo): D. O’Byrne (2012), Sociologia Fondamenti e teorie, Pearson

 

Modulo 3:

 Testi:

 

 

Teorie e modelli nel dibattito sociologico corrente

 R. Vignera (2010) (a cura di), Neodarwinismo e Scienze Sociali, Angeli, Milano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

§  Breve descrizione del Corso:

Il corso si articolerà in quattro moduli. Nei primi tre avrà per oggetto l'approfondimento teorico della conoscenza sociologica così come configurata nell'attuale panorama internazionale. In particolare, nel primo modulo si affronteranno tematiche connesse con la tradizione funzionalista e le sue riletture; le teorie della vita quotidiana; la teoria della scelta razionale e il neoistituzionalismo, la teoria della strutturazione. Nel secondo modulo si prenderanno in considerazione alcune delle più importanti teorie della modernità elaborate da autori quali: Giddens, Castells, Beck, Bauman, Sassen. Nel terzo, infine, verranno introdotti e approfonditi alcuni temi concernenti il confronto tra l’analisi sociologica e le altre scienze, in particolare la biologia molecolare e le neuroscienze. Attraverso dei riferimenti a tematiche di genomica comportamentale si offriranno spunti di analisi su alcuni punti di mediazione e di divergenza tra le diverse modalità in cui tali diversi ambiti scientifici guardano oggi alle determinanti naturali e culturali del comportamento sociale, alla struttura innata dei processi mentali, ai limiti delle facoltà di apprendimento, ai fondamenti dei processi decisionali. 

§  Obiettivi formativi dell’insegnamento e indicatori dei risultati attesi

 (congruenti con gli obiettivi generali del Corso di Laurea):

Gli obiettivi del corso sono definiti in relazione all’acquisizione di competenze teoriche e metodologiche che possano consentire agli studenti di analizzare e interpretare i mutamenti avvenuti nella teoria sociologica negli ultimi decenni e le linee più avanzate della ricerca sociale. Tutto ciò, naturalmente, osservando sia un ampio spettro di temi di ordine generale – i limiti dell’interpretazione evolutiva dell’agire sociale e della sua plasticità; l’estendibilità di tali modelli evolutivi all’analisi della cultura; il rapporto tra libertà, determinismo e normatività; quello tra corredo genetico, diversità e responsabilità individuale ecc. – sia più concrete fenomenologie sociali connesse con i modi di funzionamento e le dinamiche delle società contemporanee: dalla lettura delle ineguaglianze sociali, ai progetti di integrazione culturale, dai nuovi scenari disegnati dalle biotecnologie mediche, al destino degli ideali di uguaglianza e progresso e dei margini di perfettibilità della vita sociale. La formazione acquisita, in particolare, l’acquisizione di tali competenze sia teoriche che metodologiche, dovrà permettere loro di valutare sul piano teorico, logico e metodologico quali più opportuni strumenti di indagine applicare ai diversi contesti della ricerca sociale e di progettare e realizzare ricerche empiriche nei diversi settori della vita sociale. Inoltre, tra i risultati attesi dal titolare dei primi tre moduli dell’insegnamento ci sarà pure il raggiungimento da parte degli studenti di un livello di maturità scientifica tale da renderli idonei ad affrontare una valutazione comparativa sui temi trattati durante il corso condotta, in forma seminariale, da docenti titolari di analoghi progetti formativi attivati presso prestigiose sedi universitarie e centri di ricerca.  

§  Obiettivi formativi (EN) - Learning outcomes:

(Knowledge and understanding: Applying knowledge and understanding: Making judgments: Communication skills:
Learning skills:).

 

  §  Reading list:

 

 

 §  Metodo didattico:

X   Lezioni frontali

 X   Seminari

 X   Presentazioni

 □   Laboratori

 □   Altro

 

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X  Scritto

□  Orale

□  Presentazione essay

□  Altro

§   Metodo di valutazione delle competenze acquisite:

 

 

 

a.a. 2012-2013

§    Docente: Rosalia Condorelli

§    Luogo e orario di ricevimento:  Martedì e Giovedì  (previa e-mail) 10.00-12.30 – Dipartimento 

§    e-mail e recapito telefonico: rcondor@unict.it ;  095- 70305256

SSD

SPS/07

Insegnamento

 Teoria sociologica e modelli sociologici della complessità

 

CFU

Modulo 4; CFU: 3

 

 

 

 

TITOLI MODULI e TESTI DI RIFERIMENTO

 

Modulo 4:

 

Testi:

 

 Analisi sociologica dei sistemi complessi

 Bertuglia C., Vaio F., Nonlinearità, caos, complessità. Le dinamiche dei sistemi naturali e sociali, Bollati Boringhieri, Torino, 2003, pp. 261-349.    


Bocchi H., Ceruti M., La sfida della complessità, Bruno Mondadori,Milanio, 2007, pp.1-19; pp.155-169.  

 
Bailey K., “Beyond Functionalism:Towards a Nonequilibrium Analysis of Complex Social Systems”, British Journal of Sociology, 35, 1984, pp.1-18.

De Angelis V., La logica della complessità. Introduzione alle teorie dei sistemi, Mondadori, Milano, 1996 ( La teoria classica dei sistemi pp. 1-70; Teorie dei sistemi sociali pp. 67-104)

Condorelli R., “La teoria del caos in sociologia. Filosofia scientifica o scienza quantitativa?", Quaderni SOMESS III, Bonanno Editore, Catania, 2001, pp. 121-140

 Condorelli R., Complessità e controllo sociale, Bonanno Editore, Catania, 2007, pp.53-90; pp. 91-124. 

 

 

§     

 

  

 

 

 

 

 

 

    

  Breve Descrizione del Corso:

 Nel quadro dello spettro di riferimento costituito dalle teorie che animano il dibattito sociologico contemporaneo, il corso, nell’ultimo dei quattro moduli di cui esso si compone,  assume a tematica di riflessione quella che oggi è ritenuta costituire una delle più nuove frontiere della scienza sociale, la teoria dei sistemi complessi non-lineari. In questa prospettiva, esso si articola in due sezioni. La prima ha per oggetto la ricostruzione del dibattito epistemologico che dalla concezione scientifica classica del determinismo lineare newtoniano-laplaciano  ha portato alla affermazione del nuovo paradigma della complessità e del caos  nell’ambito delle scienze fisiche, in cui è inizialmente maturato, e in quello delle scienze sociali, in cui è stato importato con successo negli ultimi decenni.  La seconda approfondisce l’incidenza che il paradigma della complessità ha esercitato nell’ambito della sociologia contemporanea,  attraverso una riflessione che, ripercorrendole, ridefinisce alla luce delle categorie della complessità (auto-organizzazione, ‘sorpresa’ , emergenza, incertezza previsionale) le coordinate teoriche dei problemi classici della sociologia: il rapporto tra ordine e disordine, ordine e mutamento sociale, determinismo ed imprevedibiltà, necessità e libertà, vincolo e possibilità, riduzionismo ed olismo, individualismo e struttural-funzionalismo.  Al riguardo, saranno in particolare precisati da un lato  i contenuti della ristrutturazione concettuale  che la Nuova Teoria dei Sistemi Sociali  Complessi  ha operato rispetto alla prospettiva classica parsonsiana (con riferimento alla Teoria dell’Entropia Sociale ed alla Teoria dei sistemi sociali autoreferenziali autopoietici luhmaniana), dall’altro quelli della ristrutturazione concettuale  del rapporto micro-macro resa possibile dalla ridefinizione della categoria dell’emergenza sociale. Infine, attraverso lo studio analitico di diversi modelli nonlinerari (in particolare il modello logistico e le sue derivate) sarà esplicitato come il paradigma della complessità abbia improntato l’analisi di specifiche fenomenologie inerenti a differenti branche delle scienze sociali, dalla sociologia, alla economia, alla politologia, alla psicologia (ad es. i fenomeni della competizione elettorale, del conflitto internazionale,  dell’organizzazione dello spazio urbano, della devianza e del controllo sociale). 

 §  Obiettivi formativi dell’insegnamento e indicatori dei risultati attesi

 (congruenti con gli obiettivi generali del Corso di Laurea)

Prendendo le distanze da un approccio sociologico tradizionale dei fenomeni sociali improntato al determinismo lineare, l’insegnamento dell’incidenza delle categorie della complessità nell’analisi sociologica dei fenomeni sociali mira a fornire strumenti teorici e metodologici atti a stimolare nello studente una nuova lettura della società, configurandola come sistema dinamico nonlineare complesso, capace in quanto tale di esibire fenomeni emergenti, sorprendenti, in tal senso imprevedibili.  Sotto questo profilo, il corso persegue l’obiettivo di formare nello studente la coscienza di un panorama scientifico contemporaneo caratterizzato da un processo di unificazione culturale in cui scienze naturali e scienze sociali sono coinvolte ed accomunate data la pervasivisità dei fenomeni non-lineari complessi in ambedue i contesti scientifici. Alla luce della consapevolezza di una tale unità della scienza, egli potrà infatti operare una riflessione critica del dibattito sociologico classico nonchè maturare competenze teoriche e metodologiche che lo mettano in grado di analizzare e interpretare i modi di funzionamento e le dinamiche delle società.

§  Reading list:

Prigogine Y., La fine delle certezze, Bollati Boringhieri, Torino, 2003. 
 Gleick  J., Caos. La nascita di una nuova scienza, Rizzoli, 2001.

 

§  Metodo didattico:

X   Lezioni frontali X

 X   Seminari

X   Presentazioni

 □   Laboratori

 □   Altro

 L’insegnamento si avvarrà di una didattica che adotterà strumenti (lezioni frontali, seminari) orientati alla maturazione delle specifiche problematiche della teoria dei sistemi complessi, con l'ausilio di testi e materiali che sollecitino l'impegno dello studente ad acquisire e verificare gli strumenti teorici e tecnici della disciplina

 

 

 

 

 

 

 

 

X  Scritto

□  Orale

□  Presentazione essay

□  Altro

§   Metodo di valutazione delle competenze acquisite: